Al Capo di Gabinetto del MIUR
Dott.ssa Sabrina BONO – ROMA
Al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Capo dipartimento: Dott.ssa Rosa DE PASQUALE – ROMA
Al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
c.a. Capo dipartimento – ROMA
e p.c. Al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Sen. Valeria FEDELI– ROMA
Oggetto: funzionamento CPIA. Osservazioni e proposte.
Nel ringraziare anticipatamente per l’attenzione al presente documento, questa Associazione intende portare al vaglio degli Uffici in indirizzo, alcuni punti di criticità di natura tecnica organizzativa rilevati nel funzionamento dei CPIA.
Tali punti, a nostro parere, dovrebbero essere superati con interventi concreti e omogenei al fine di allineare l’attività di tali Centri alle consolidate esperienze delle Istituzioni scolastiche. Di seguito criticità e proposte:
CRITICITÀ
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POSSIBILE SOLUZIONE
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Problema dei codici meccanografici degli ex CTP che, operativamente, sono un limite per la mobilità dei docenti e del personale ATA da sedi associate con scarso numero di utenti a sedi associate estremamente affollate.
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Al fine di consentire al Dirigente Scolastico di poter riconsiderare l’assegnazione del personale Docente a seguito di iscrizioni non quantificabili, perché soggette a continue e considerevoli oscillazioni, si potrebbe ipotizzare, la realizzazione di più codici meccanografici, sotto il codice meccanografico principale, avendo cura di dividere scuola primaria e scuola secondaria di 1° grado (come attualmente è previsto per gli Istituti Comprensivi).
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Mancanza dell’organico di diritto ATA (assistenti amministrativi e collaboratori scolastici) presso la sede amministrativa del CPIA.
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Sul codice meccanografico che identifica il CPIA “MM” sono titolari solo il dirigente scolastico e il DSGA, nessun assistente amministrativo e nessun collaboratore scolastico. Si sottolinea la necessità di contemplare nel codice meccanografico la titolarità di detti profili professionali, e la giusta quantificazione, come dettato dal DPR 263/2012 art. 9 comma 5.
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Mancanza di raccordo e di proposte per incardinare i CPIA nella Formazione Professionale a livello regionale, cosa già avvenuta con successo in alcune Regioni.
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In Lombardia esiste un accordo tra USR Lombardia, Regione Lombardia e Rete CPIA Lombardia (prot. MIUR AOODRLO 0013443 del 08/08/2016). Si potrebbe “suggerire” il citato accordo a tutte le Regioni.
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Rideterminazione dell’organico di diritto sostituendo la lingua inglese alla francese, non più prevista nei programmi del CPIA.
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rideterminazione degli organici CPIA, nonostante quanto previsto dall’art. 9 comma 1 del DPR 263/2012 che stabilisce: “A partire dall'anno scolastico 2013-2014, la dotazione organica dei Centri ha carattere funzionale è definita in relazione all'assetto didattico ed organizzativo di cui agli articoli 4 e 5, sulla base dei dati comunicati dal Dirigente Scolastico del centro al competente ufficio scolastico regionale, con riferimento alla serie storica degli alunni scrutinati, in relazione ai percorsi di cui all'articolo 4, lettere a) e c).” tale determinazione a tutt’oggi è mancante.
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Impossibilità di utilizzare docenti a scavalco su due sedi associate, anche entro una ragionevole distanza chilometrica: ciò può avvenire solo su base volontaria con assunzione di responsabilità essendo legata la titolarità al codice meccanografico ex CTP.
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in parte legata al 1° punto delle criticità, non esiste come per gli Istituti comprensivi, la titolarità su un codice scuola primaria e/o codice scuola secondaria di 1° grado, nonostante l’esistenza di più sedi nello stesso istituto comprensivo. I docenti di alfabetizzazione (scuola primaria) e di scuola media sono titolari sul singolo CTP (CPIA).
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Mancanza di un codice meccanografico unico del CPIA a SIDI per i contratti, ed ogni altra attività amministrativa.
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si evidenzia che, nei contratti stampati a SIDI nonostante l’intestazione CPIA, nel testo attinente la sede di servizio, viene ancora riportato la scritta “l’interessato è assegnato per l’a.s. 2016/2017 presso CTP C/O SMS …….oppure su (MIIC…….). Solo per l’inserimento dei contratti si può utilizzare il codice ministeriale del CPIA, per tutte le altre tipologie di gestioni giuridiche del personale (ricostruzione carriera, stato matricolare, ecc) bisogna utilizzare il codice del CTP di titolarità del personale perché diversamente non è possibile operare.
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Il CPIA di Monza ha avviato un tavolo tecnico con la Prefettura di Monza e Brianza e gli Enti Gestori dei migranti richiedenti asilo, che prevede da parte del CPIA, l’avvio di corsi di alfabetizzazione per i migranti richiedenti asilo (ad oggi circa 1700 in tutta la provincia di Monza e Brianza) reperendo docenti mediante avviso di selezione. L’attività di docenza è finanziata dagli enti gestori ma l’aggravio per il coordinamento da parte dei docenti del CPIA e della segreteria per tutte le attività amministrativo didattiche è notevole.
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a fronte di un tavolo tecnico e dietro rendicontazione, all’inizio di ogni anno scolastico vi dovrebbe essere la concreta possibilità di adeguare l’organico di diritto a quello di fatto, in particolar modo, personale ATA (assistenti amministrativi e collaboratori scolastici) in proporzione alle reali esigenze del CPIA sovraffollati.
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Avendo una gestione distribuita sia al mattino che al pomeriggio, la “costrizione” alla collaborazione con la scuola del mattino con la quale si condividono gli spazi, presenta diverse difficoltà.
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Intervento da parte degli Enti locali, con assegnazione specifica di locali destinati a tale uso (normativa DPR.263/2012).
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Al SIDI non sono contemplate le iscrizioni on line per l’utenza del CPIA, e conseguente inesistenza sulla stessa piattaforma, per la gestione degli alunni utili alla quantificazione dell’organico CPIA.
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Prevedere sulla piattaforma SIDI iscrizioni on line, ovviamente con l’apertura dei nodi con cadenze mensili, per poter caricare tali iscrizioni al sistema e avere la corretta quantificazione dell’organico di diritto e di fatto, visti i continui spostamenti di soggetti extracomunitari. Inoltre, vi sarebbe l’opportunità di monitorare in modo corretto gli stessi iscritti.
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Per la particolare tipologia di utenza, che nel 95% e diversa ogni anno e per la maggior parte è straniera, ci vorrebbe una regolamentazione specifica per quanto riguarda gli organi collegiali (Consiglio d’Istituto)
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Vista l’utenza oscillante e intermittente di tali Istituti, si potrebbe ipotizzare per il CdI, una composizione del tipo: DS. come lo è già, il DSGA membro effettivo (solo per i CPIA) personale ATA già membri effettivi e Docenti di scuola primaria e secondaria di 1° grado, come già esistenti e presenti negli Istituti scolastici ordinari, con l’esclusione della componente Genitori, per ovvie ragioni.
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Grato per l’attenzione, fiducioso di avere esposto in modo chiaro non solo le criticità, ma anche le ipotesi di possibile soluzione, porgo distinti saluti.
Lì, 07.03.2017
Il PRESIDENTE
Giorgio Germani
P.S.: il presente documento è frutto di confronto e contatti con alcuni CPIA, in particolare quelli di Salerno e Monza-Brianza. |