Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Alla Ministra per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca
Alla Ministra per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione
Al Ministro dell’Economia e delle Finanze
Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
Al Presidente dell’ARAN
Ai competenti Uffici dei Ministeri in indirizzo
LORO SEDI
Oggetto: proclamazione stato di agitazione dei Direttori SGA e degli Assistenti Amministrativi delle Istituzioni Scolastiche ed Educative. Richiesta procedura di raffreddamento e conciliazione.
L’Associazione sindacale scrivente - perdurando da troppo tempo diverse situazioni di criticità riguardanti il funzionamento dei servizi amministrativi delle Istituzioni Scolastiche ed Educative, che coinvolgono negativamente le condizioni lavorative dei Direttori SGA e degli Assistenti Amministrativi – proclama lo stato di agitazione delle categorie sopra indicate (Direttori SGA e Assistenti Amministrativi) e chiede l’avvio della preventiva procedura di raffreddamento e conciliazione, come previsto dall’art. 1 comma 4 della Legge 83/2000, di modifica dell’art. 2 comma 2 della Legge 146/1990 in materia di diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali.
Gli argomenti a fondamento dello stato di agitazione e della procedura di raffreddamento e conciliazione sono i seguenti:
- la corretta definizione dell’organico dei Direttori SGA correlata alle scuole sottodimensionate, che dovrebbero non essere più considerate tali: istituzioni scolastiche non gestite da un Dirigente Scolastico e un Direttore SGA a tempo pieno vivono condizioni oggettive di difficoltà nel loro corretto funzionamento;
- la mancata corresponsione dell’indennità mensile ai Direttori SGA che lavorano in due scuole. Il CCNL del 10/11/2014 che ha stabilito l’indennità mensile per gli aa.ss. 2012/2013, 2013/2014 e 2014/2015 è scaduto il 31/08/2015 e non è stato a tutt’oggi rinnovato. Nell’a.s. 2015/2016 e nel corrente a.s. 2016/2017 centinaia di Direttori SGA svolgono le funzioni in due scuole e agli stessi non viene corrisposta l’indennità mensile prescritta per legge;
- l’esigenza di rivedere l’organico complessivo del personale ATA sulla base dei fabbisogni effettivi, con recupero (anche parziale) delle riduzioni operate dal 2009 e dal 2015: 44.500 unità ridotte nel triennio 2009/2011 (D.L. 112/2008) ed altre 2.020 unità ridotte dal 1° settembre 2015 (Legge di stabilità 2015), per un totale di 46.520 unità. Nel contesto della revisione va presa in considerazione la possibilità di introdurre il profilo professionale degli Assistenti Tecnici anche nelle scuole del primo ciclo;
- la necessita di una revisione della disciplina sulle supplenze brevi e saltuarie introdotta con decorrenza 1° settembre 2015 dalla Legge di Stabilità dello stesso anno. L’attuale disciplina, modificativa del regolamento sulle supplenze del personale ATA (D.M. 430/2000), rende impossibile la sostituzione degli Assistenti Tecnici, difficoltosa quella degli Assistenti Amministrativi e dei Collaboratori Scolastici. La sostituzione per supplenze brevi e saltuarie non configura sempre le stesse fattispecie: vi sono assenze di periodo medio lungo che se non coperte generano negativi effetti sul funzionamento dei servizi amministrativi tecnici ed ausiliari. Occorre anche definire regole puntuali per la sostituzione dei Direttori SGA nei casi di assenza e impedimento. Quelle attuali, contenute in problematiche norme contrattuali, sono del tutto inadeguate;
- l’ineludibile necessità di reclutare a tempo indeterminato i Direttori SGA su tutti i posti vacanti e disponibili. Dall’istituzione della categoria (1/9/2000) non è stato bandito nessun concorso mentre i posti vacanti e disponibili sono andati progressivamente aumentando: oltre 1.200 nel corrente a.s. che arriveranno a circa 1.700 dal 1° settembre 2017. Al concorso deve essere consentita la partecipazione di quegli Assistenti Amministrativi che da tanti anni svolgono le funzioni superiori (doppiamente superiori: dall’area B all’area D) di Direttori SGA;
- la necessità urgente di coprire con rapporti di lavoro a tempo indeterminato, tutti i posti vacanti e disponibili di Assistenti Amministrativi e Tecnici e di Collaboratori Scolastici. Allo scopo occorre anche reinternalizzare i servizi di pulizia e sorveglianza (circa 12.000 i posti accantonati di Collaboratori Scolastici) e pervenire al superamento dei CO.CO.CO. nelle segreterie scolastiche (circa 1.000 posti). Come noto la legge 107/2015 si è preoccupata di stabilizzare e aumentare l’organico del personale docente ma nulla ha stabilito per il personale ATA. Anzi come sopra specificato la legge di stabilità 2015, che ha stanziato i finanziamenti per la citata legge di riforma della scuola, contiene misure penalizzanti nei confronti del personale ATA (meno organico e meno supplenze). Per l’assunzione a tempo indeterminato sugli oltre 55.000 posti di potenziamento sono stati spesi € 1.375.000.000,00 (un miliardotrecentosettacinquemilioni di euro);
- la rivisitazione di tutti i profili professionali del personale ATA con particolare riferimento a quelli del Direttore SGA, degli Assistenti Amministrativi e Tecnici. Una rivisitazione resa inevitabile dai nuovi e più complessi compiti e dai maggiori carichi di lavoro derivanti dalla L. 107/2015. Per i Direttori SGA si può intervenire nell’emanando regolamento di contabilità e nel nuovo CCNL. Per i restanti profili la sede di intervento non può che essere quella del rinnovo contrattuale. Si potrebbe anche ipotizzare l’inserimento della disciplina di compiti e mansioni dell’intero personale ATA nel “promesso” disegno di legge, di iniziativa governativa, che dovrebbe condurre alla stesura di un nuovo T.U. in materia di istruzione; T.U. non emanato nei termini prescritti dalla L. 107/2015;
- lo stanziamento di apposite risorse finanziarie per il corretto riconoscimento economico delle funzioni effettivamente svolte dai Direttori SGA e dagli Assistenti Amministrativi. Si può agire sul trattamento economico fondamentale, ma anche su quello accessorio o attraverso dei bonus formativi e premiali. Questi bonus (formativi e premiali) nella legge 107/2015 sono stati previsti solo per i docenti (381 mln di euro per la carta del Docente e 200 mln di euro per la valorizzazione del merito dei Docenti). Da non dimenticare, inoltre, “l’antica” questione degli inquadramenti retributivi che ha fortemente penalizzato i Direttori SGA che hanno acquisito il profilo professionale il 1° settembre 2000 (l’ingiusta temporizzazione, in luogo della ricostruzione).
Gli argomenti sopra indicati sono stati più volte posti all’attenzione dei competenti organi governativi, parlamentari e ministeriali senza ottenere alcun positivo riscontro. La risoluzione delle tematiche affrontate nel presente documento corrisponde all’interesse complessivo del buon andamento delle scuole e non solo alle legittime aspettative degli interessati.
In attesa di convocazione, da parte dei competenti uffici del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, si porgono distinti saluti.
Lì, 03.05.2017
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani