L’ampliamento, dal corrente a.s. 2017/2018, su tutto il territorio nazionale delle attività relative ai PON e ai POR sta evidenziando diffuse problematiche e notevoli criticità in ordine agli adempimenti che all’interno di questi programmi debbono svolgere i Direttori SGA ed anche il personale ATA.
Attraverso questo breve e ragionato documento intendiamo fornire, in scienza e coscienza, il contributo professionale dell’Associazione scrivente nei termini sotto riportati, coniugando doveri da osservare con legittime e motivate proteste su carichi di lavoro sempre più difficili da sopportare.
Prima che i competenti organi collegiali deliberino l’autorizzazione a partecipare alla selezione per i progetti PON e POR, il Dirigente nella sua veste di garante dell’unitarietà dell’istituzione scolastica deve necessariamente verificare la sussistenza dei requisiti minimi di fattibilità dei programmi da realizzare. Nel compiere questa attività deve coinvolgere tutto il personale ed acquisirne la disponibilità. Senza condizioni minime di fattibilità e senza la disponibilità del personale, le delibere degli organi collegiali costituiscono un “salto nel vuoto” poiché potrebbero verificarsi nella realtà condizioni effettive di impossibilità a procedere.
Una volta che i competenti organi collegiali avessero comunque deliberato l’attivazione dei PON e dei POR, questi diventerebbero attività istituzionale della scuola e dovrebbero essere portati a compimento.
Gli aspetti amministrativi e contabili legati ai citati progetti, di competenza del DSGA, dovrebbero essere assolti dallo stesso in orario eccedente l’orario d’obbligo, debitamente autorizzato in base all’art. 51 comma 4 CCNL 29/11/2007 (con retribuzione) o in orario ordinario (senza retribuzione).
Il DSGA svolgerebbe le sue attività nel rigoroso rispetto dell’orario di lavoro così come disciplinato dal vigente CCNL del 29/11/2007. In altri termini, al DSGA non potrebbe essere chiesto di prestare un orario giornaliero di lavoro superiore alle nove ore (art. 51 comma 3 del vigente CCNL), o alle 42 ore settimanali (art. 53 comma 2 del citati CCNL).
Qualora la mole e la complessità dei programmi deliberati determinasse oggettive difficoltà al lavoro dei servizi amministrativi (magari per una erronea valutazione del principio di adeguatezza), sarà cura del DSGA rappresentare per iscritto la situazione.
In caso di situazioni ove risultasse difficile (per non dire impossibile) contemperare gli adempimenti obbligatori per legge e regolamento (vedi in particolare l’art. 14 DPR 275/99) su alunni, personale, contabilità (e molto altro ancora) con quelli conseguenti alle attività dei programma operativi nazionali e regionali (PON e POR), sarà cura del DSGA chiedere per iscritto al Ds un apposito provvedimento che stabilisca le priorità da seguire facendo presente che non gli sarà possibile garantire tutti gli adempienti necessari (ordinari e progettuali).
In assenza di tale provvedimento dirigenziale, sarà cura del DSGA dare precedenza agli adempimenti obbligatori per legge e regolamento (quelli sopra descritti) rispetto a quelli progettuali.
Le considerazioni che precedono valgono, con le dovute distinzioni rispetto alle diverse funzioni e responsabilità, anche per tutto il personale amministrativi tecnico ed ausiliario.
È noto all’Associazione scrivente, anzi ne è promotrice, che sussiste nelle segreterie scolastiche una diffusissima condizione di disagio e malcontento che sta alimentando legittime azioni di motivata protesta.
A quanti motiveranno le ragioni delle proprie difficoltà e si troveranno in situazione di non poter garantire il corretto funzionamento dei servizi amministrativi, l’Associazione scrivente garantirà tutte le tutele possibile in ogni sede.
Lì, 26.03.2018
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani