PERSONALE DELLE SCUOLE: CESSAZIONI DAL SERVIZIO CON DECORRENZA 1/9/2019

CONTRIBUTO PROFESSIONALE

Sono puntualmente uscite - anche in anticipo rispetto ai pur “anticipati” tempi dell’anno scorso – le disposizioni che dettano istruzioni in materia di cessazioni dal servizio del personale scolastico a decorrere dal 1.9.2019. (DM 727 del 15.11.2018 e CM 50647 del 16.11.2018).

Rimandando ad una successiva trattazione tecnica sulle modalità operative (attraverso l’ormai collaudato “vademecum”) in questa fase ci preme porre l’accento su alcune questioni, ricordando che il termine di presentazione delle istanze è fissato al 12 dicembre 2018 (28 febbraio 2019 per i Dirigenti Scolastici) e che i requisiti, da possedere entro il 31.12.2019, per accedere al trattamento pensionistico, risultano essere:

  • VECCHIAIA anni 67 (uomini e donne) con almeno 20 anni utili di contribuzione
  • ANZIANITA’ CONTRIBUTIVA (Pensione anticipata): anni 43 e mesi 3 per uomini, anni 42 e mesi 3 per le donne.

Di seguito alcune situazioni che intendiamo analizzare con il presente contributo, osservando che:

  • l’Ordinanza e la Circolare ricalcano in larga parte quelle emanante nello scorso anno;
  • è confermata la competenza dell’INPS a verificare l’esistenza del diritto al trattamento pensionistico, così come quella delle strutture territoriali del MIUR per evadere le pratiche di riscatto/computo/ricongiunzione ancora inevase.

L’INPS farà l’accertamento del diritto “sulla base dei dati presenti sul conto assicurativo” del pensionando. Leggasi sui dati presenti nell’applicativo Nuova Passweb. Al riguardo, occorre far presente che sono state poche le realtà territoriali italiane in cui si è operato con Nuova passweb nell’anno scorso. Ciò ha creato confusione operativa (nuova passweb si- nuova passweb no; SIDI si – SIDI no; cartaceo si – cartaceo no) e soprattutto un generalizzato malcontento nelle II.SS., nonché una psicosi da “sentore di calcolo errato nell’importo pensionistico” da parte dei pensionandi.

Di conseguenza si dovrà doverosamente stabilire quali sono le competenze in materia di MIUR/MEF/INPS e II.SS., nella speranza che ciò avvenga in tempi assolutamente celeri.

Viene, altresì, ribadito che le II.SS. inseriranno le cessazioni a SIDI solo dopo “l’OK” dell’INPS, cosa che l’anno scorso ha generato notevoli inconvenienti per il “colpevole” ritardo delle comunicazioni INPS circa il diritto al trattamento pensionistico. È doveroso sperare che tali inconvenienti non succedano ancora; inconvenienti che hanno portato anche a serie problematiche in fase di trasferimenti del personale docente ed ATA e, pure, di liquidazione del trattamento pensionistico.

Una novità viene annunciata: quella relativa alla gestione del TFS, ovvero del trattamento di fine servizio alias buonuscita. Viene precisato che la procedura cartacea del PL1 risulta superata in quanto l’Inps con propri strumenti telematici agganciati ad applicativi esistenti è in grado di dematerializzare la procedura. È facile presupporre che anche in questo caso si parli di utilizzo dell’applicativo Nuova Passweb.

La circolare rimanda a successive comunicazioni che saranno concordate con l’INPS, riguardanti:

  • il termine in cui l’INPS accerterà il diritto a pensione;
  • le modalità operative della gestione del TFS.

Si spera che la gestione del TFS, attualmente a carico degli Uffici territoriali del MIUR, non venga tout court riversata sulle II.SS., cosa che creerebbe problematiche gestionali di non poco conto con possibili risvolti sindacali e di contenzioso. Noi siamo dell’opinione che la gestione del TFS deve restare agli uffici periferici del MIUR.

La circolare rimanda a successive comunicazioni anche per eventuali disposizioni legislative che dovessero intervenire successivamente a quello vigenti, con incidenza sulle cessazioni dal servizio e diritto al pensionamento. Viene ricordata l’APE sociale che potrebbe essere abrogata e/o rimodulata ma non viene ricordato il principale provvedimento in discussione, ovverossia “quota 100”. Provvedimento questo che, se presentato senza penalizzazioni, potrebbe portare ad un epocale turn-over stante il numero elevato di personale che rientrerebbe in questo nuovo requisito di accesso al trattamento pensionistico.

Di problematiche, quindi, ne esistono a iosa; sono problematiche serie che vanno risolte per non gravare ulteriormente sui già “collassati” uffici di segreterie delle scuole e per garantire correttamente i diritti dei pensionandi.

 

Lì, 19.11.2018

 

IL RESPONSABILE UFFICIO PREVIDENZA

IL PRESIDENTE

Stefano Giorgini

Giorgio Germani

 


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Categoria: Contributi professionali Data di creazione: 19/11/2018
Sottocategoria: Previdenza Ultima modifica: 20/11/2018 09:36:47
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