Stop alle domande di Messa a Disposizione (MAD) inviate alle scuole

Oramai ad ogni inizio scolastico siamo costretti a ripetere lo stesso intervento relativo al problema delle MAD.

Le scuole durante tutto l’anno scolastico ed in particolare nel periodo compreso tra luglio e ottobre, ricevono migliaia di domande di MAD.

Tutte le mattine dobbiamo gestire centinaia di domande MAD che intasano le nostre caselle di posta PEO e PEC (vedi immagine):


 

Come si può verificare dalle statistiche di protocollazione (vedi altra immagine) le domande di MAD sono in testa alle classifiche di protocollazione e fanno perdere un sacco di tempo agli operatori delle segreterie. Si protocollano più MAD che pagelle!

 

 

 

Questi numeri vanno moltiplicati per tutte le scuole per comprendere quante domande devono essere gestite in totale.

Con circ. n° 24306 del 01/09/2016 il MIUR ha disciplinato le modalità di presentazione e gestione delle domande di MAD alle scuole.

           In sintesi, le domande di MAD “…devono essere presentate esclusivamente dai docenti che non risultino iscritti in alcuna graduatoria di istituto e per una sola provincia da dichiarare espressamente nell’istanza…”

 

 

Nella realtà avviene esattamente l’opposto e le scuole vengono letteralmente inondate dalle domande di MAD che spesso non riportano i dati essenziali:

·         classe di concorso,

·         titoli di studio posseduti,

·         oggetto della mail insufficiente,

e vengono inviate, in contrasto con la normativa, a tutte le scuole, anche a quelle dove magari quella classe di concorso non è presente. 

Soluzione proposta:

L’ANQUAP propone di istituire un data base unico a livello ministeriale (magari sul SIDI) dove gli interessati, in modalità self-service, potranno registrarsi ed inserire la propria domanda di messa a disposizione.

L’aspirante potrà selezionare al massimo una sola provincia (così come previsto dalla normativa)

 

nonché inserire i dati obbligatori quali:

·         Dati anagrafici completi di PEO ed eventuale PEC ed atri recapiti

·         Titoli di studio

·         Classe/Classi di concorso o profili ATA per i quali si presenta la domanda (selezionati dalla base dati)

·         Curriculum Vitae (che potrà essere costantemente aggiornato)

·         Ecc.

 

Il sistema dovrà verificare inoltre, tramite il codice fiscale, che il richiedente non sia già iscritto nelle graduatorie di istituto. 

In questo modo le scuole, solo quando ne avranno la necessità, potranno consultare l’elenco del personale che avrà fatto domanda nella propria provincia e con i titoli congruenti per insegnare nella classe di concorso specifica e/o per l’accesso ai vari profili del personale ATA.

 

Risparmio stimato al ribasso (in ore uomo):

 

Analisi della domanda di MAD e sua protocollazione

5 min. a domanda

Tempo medio annuo per scuola

5 min. x 11.180 MAD = 55.900 min. =

931 ore

Totale scuole (8281) x 931 ore    

7.715.159 ore uomo risparmiate

 

            Intanto alcune aziende stanno proponendo – A PAGAMENTO – la gestione e l’invio delle domande di MAD a tutte le scuole anche di più province (sempre in contrasto con la normativa sopra citata).

Di seguito alcuni esempi:

·         http://www.messa-a-disposizione.it/

·         http://www.voglioinsegnare.it/

 

            E’ giunta l’ora di mettere fine almeno a questa molestia burocratica per non far spendere soldi inutili e, soprattutto, per non creare false aspettative ai tanti giovani in cerca di una occupazione.

 

Lì, 26/08/2019

IL VICE PRESIDENTE ANQUAP (Area Nord)

Marco Santini

IL PRESIDENTE ANQUAP

Giorgio Germani


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Categoria: Contributi professionali Data di creazione: 26/08/2019
Sottocategoria: Personale Ultima modifica: 26/08/2019 14:47:37
Permalink: Stop alle domande di Messa a Disposizione (MAD) inviate alle scuole Tag: Stop alle domande di Messa a Disposizione (MAD) inviate alle scuole
Autore: redazione web Pagina letta 3473 volte



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