Bertolini ha comunque rilasciato una serie di dichiarazioni con le quale ha chiarito le posizioni della Confederazione: “In questo momento l’Italia ha bisogno di un Governo capace di fare, ed è questa la sola raccomandazione che vogliamo sottoporre a Renzi. È finito il tempo di studiare, analizzare, approfondire: ora bisogna agire”. Il Presidente ha poi affermato: “Il Governo deve individuare gli asset fondamentali attraverso cui rilanciare il Sistema Italia. Il nostro Paese ha il diritto di tornare a respirare un’aria internazionale, di ricominciare a confrontarsi con l’Europa. Per farlo non può prescindere da una nuova politica industriale e da una riforma costituzionale che dia finalmente stabilità politica al Paese”.
Secondo Bertolini “oggi l’Italia è bloccata. Vittima di una riforma del lavoro che se pure necessaria dal punto di vista economico, ha fallito dal punto di vista sociale lasciando decine di migliaia di esodati e innescando la macchina della disoccupazione”.
Per il Presidente CIDA “serve una nuova riforma del lavoro che prima di tutto diminuisca il cuneo fiscale. L’Italia è il paese che ha la tassazione del costo del lavoro più alta in Europa. Bisogna interrompere questa spirale negativa per cui chi produce non ha margini e chi consuma non ha soldi. Non c’è più tempo, è il momento, lo ripetiamo, di agire. I progetti esistono, gli economisti hanno già ragionato, ora Renzi e il suo Governo hanno il compito, non di presentare, ma di attuare una seria riforma del lavoro che porti l’Italia fuori da questa crisi”.