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Livorno 27 Giugno – Oggi la CIDA, Manager e Alte Professionalità per l’Italia, il soggetto che rappresenta unitariamente a livello istituzionale dirigenti, quadri e alte professionalità del pubblico e del privato ha organizzato un momento di approfondimento sulla Pubblica Amministrazione con il Vice Presidente CIDA Giorgio Germani e con il Coordinatore CIDA Toscana, Walter Buccelli e tutti i componenti del Coordinamento CIDA Toscana.
Montata, smontata, rimontata, divisa, riassemblata, la riforma della Pubblica Amministrazione si sta mostrando più complessa del previsto. Uscito il decreto, la CIDA ha presentato una serie di proposte per avviare a una riflessione di carattere generale: un impianto normativo sulla dirigenza non può prescindere dal principio di esclusione di ogni tipo di collusione fra politica e amministrazione/dirigenza, la quale deve rimanere il più possibile indipendente, escludendo ogni forma di spoil-system ed affermando la sua terzietà.
“Siamo d’accordo sul ruolo unico della dirigenza, purché lo stesso sia il più possibile allargato alla dirigenza di tutte le pubbliche amministrazioni e non resti confinato in determinati perimetri. L’unica eccezione a questo può essere per i dirigenti medici per la particolarità e peculiarità del ruolo che ricoprono e l’attività che svolgono” ha affermato Giorgio Germani, vicepresidente CIDA illustrando le posizioni della confederazione in merito al decreto sulla PA. Sempre sulla riforma ha specificato il vicepresidente “siamo d’accordo anche sulla remunerazione dei dirigenti in relazione alla loro valutazione, che deve essere necessariamente terza, autonoma, indipendente ed effettuata da organismo o struttura non riconducibile all’organo politico”. La CIDA è perfettamente in linea anche sull’unificazione delle scuole in un’unica Scuola Nazionale dell’Amministrazione e contraria invece all’abolizione del Segretario comunale, organo di garanzia dei diritti del cittadino e strumento di controllo contro la corruzione. Sulle questioni sindacali la CIDA ha raccomandato di non comprimere in modo eccessivo una rappresentanza sociale che ha dimostrato elevato senso di responsabilità.
La riforma della PA risulta oggi determinante per tutti i cittadini e non solo per coloro che lavorano nella PA. Nell’ambito della dirigenza Walter Bucelli, coordinatore CIDA Toscana, ha sottolineato “favorire un processo di confronto continuo tra pubblico e privato può costituire un fattore essenziale ed innovativo per migliorare l’efficacia e l’efficienza delle pubbliche amministrazioni, per diventare un fattore di sviluppo per la dimensione economica e civile del nostro Paese”.
La crisi ha infatti duramente colpito non solo le imprese e le famiglie, ma anche i manager: nell’ambito della dirigenza italiana si è registrato un calo dell’occupazione nel solo settore privato del 2,5% nel corso del quinquennio 2008-2012, con una forte accentuazione di un -5,16% nel corso dei primi 9 mesi dello scorso anno, secondo i dati Eurostat.
E ha concluso Walter Bucelli “Per il Governo deve rimanere prioritario attuare riforme per consentire al Paese di tornare a crescere, rilanciando l’occupazione, soprattutto quella manageriale, risorsa indispensabile per lo sviluppo e la crescita delle imprese italiane e per affrontare la competizione a livello mondiale”.
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CIDA - Manager e Alte Professionalità per l’Italia è la Confederazione sindacale che rappresenta unitariamente a livello istituzionale dirigenti, quadri e alte professionalità del pubblico e del privato.
La nuova CIDA nasce formalmente il 4 luglio 2012 e tiene l’11 luglio 2012 l’Assemblea Costituente che ha eletto il Presidente e gli altri organi. CIDA - Manager e Alte Professionalità per l’Italia vuole promuovere e accrescere il dialogo, la concertazione, la partecipazione e il coinvolgimento quale interlocutore unitario del management e le alte professionalità verso istituzioni e compagini politiche e sociali. Vuole soprattutto portare il contributo dei manager e delle alte professionalità al rilancio del Paese. Le Federazioni aderenti a CIDA sono:
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