RILANCIO E RINNOVAMENTO DELL’ISTRUZIONE E DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
In questi giorni di fine agosto si fa un gran parlare di istruzione ed istituzioni scolastiche: lo fanno i rappresentanti del Governo, gli esperti, le parti sociali e con grande evidenza televisioni, radio, giornali e social.
Che il tema scuola sia al centro delle attenzioni è in se un fatto positivo che ci auguriamo generi risultati e sostanziali decisioni già nella riunione del Consiglio dei Ministri preannunciata per il 29 agosto p.v..
Gli argomenti emersi nel dibattito di questi giorni sono tutti interessanti e di rilevante valore sostanziale anche se non tutti sono nuovi e originali e non vorremmo che si ripetesse la storia già tante volte vista nell’ultimo quindicennio: un gran parlare, proposte anche coraggiose ma poi nulla o quasi di fatto.
Negli argomenti trattati vi sono temi che a nostro avviso è bene puntualizzare ed altri che non sono stati evidenziati. Per questa ragione ci permettiamo di porre all’attenzione del Governo un breve promemoria su alcune questioni che riteniamo rilevanti, le seguenti:
- l’autonomia scolastica lanciata con grande enfasi il primo settembre 2000 ed allora accompagnata da un corpus normativo ben strutturato e da risorse finanziarie non irrilevanti, ha subito nel tempo un calo di attenzione ed una diminuzione di risorse professionali, finanziarie e strumentali. Per rilanciare e rafforzare l’autonomia vi è bisogno di accrescerne i poteri normativi, di reclutamento del personale e di autonomo reperimento delle risorse finanziarie;
- il sistema di governance delle scuole autonome è ancora quello risalente ai decreti delegati del 1974 (DPR 416) ispirato alla cultura dell’epoca caratterizzata da un eccessivo assemblearismo partecipativo di tutti, su tutto. Quei tempi sono passati e vi è bisogno di una radicale revisione di quegli organi collegiali con particolare riferimento al Consiglio di Istituto e alle relazioni funzionali tra un organo collegiale di governo (snello ed essenziale) e l’organo gestionale di vertice (il Dirigente Scolastico);
- il sistema di governance territoriale dell’istruzione è ancora fermo ai vetusti (e di fatto assenti) Distretti Scolastici ed ai Consigli Scolastici Provinciali: un sistema superato e inadatto anche con riferimento ai poteri e alle competenze assunti dalle attuali Regioni;
- a partire dal 2000 ed anche negli ultimi anni, il dimensionamento ottimale delle Istituzioni Scolastiche è stato oggetto di numerosi ed anche apprezzabili interventi. Permane, purtroppo, una condizione riferita alle scuole sottodimensionate che non è funzionale al governo e alla gestione delle medesime. Occorre superare la regola vigente dal 1° settembre 2011 per i Dirigenti Scolastici e dal 1° settembre 2012 anche per i Direttori SGA che impone la non assegnazione in via esclusiva di un Dirigente e di un Direttore nelle scuole con meno di 600 alunni o fino a 400 in determinate situazioni. Per l’anno scolastico 2014/2015 il totale delle Istituzioni Scolastiche è pari a 8.513 unità, mentre quelle sottodimensionate si sono ridotte ad appena 475 unità. Il rapporto medio tra Istituzioni Scolastiche e numero degli alunni è pari ad oltre 900 alunni per ciascuna autonomia scolastica. Basterebbe un piccolo sforzo per eliminare la descritta anomalia;
- a differenza del numero delle Istituzioni Scolastiche risulta ancora eccessivo e ridondante quello dei punti di erogazione del servizio (sedi, plessi etc.. etc…) che è superiore alle 40.000 unità, con una frammentazione che non è funzionale sotto nessun profilo logistico, organizzativo e didattico. È urgente intervenire magari attraverso un puntuale accordo in conferenza unificata Stato – Regioni – Città;
- le politiche di reclutamento, valutazione, carriera e retribuzione di tutto il personale scolastico (Dirigenti, Docenti, Direttori, Amministrativi Tecnici ed Ausiliari) necessitano di un profondo mutamento attraverso un giusto equilibrio tra disciplina legale e regolazione contrattuale. È inammissibile che dal 1° settembre 2000 (data di istituzione del profilo professionale) non sia stato bandito nessun concorso ordinario per Direttori SGA ed un solo concorso riservato. È inammissibile che il profilo professionale del Coordinatore Amministrativo (figura intermedia) non sia mai stato introdotto. È assurda la declaratoria delle mansioni oggi previste per il profilo professionale di Assistente Amministrativo. Nelle segreterie scolastiche nessun Assistente svolge più mere funzioni esecutive. Se lo facesse le segreterie scolastiche non funzionerebbero;
- l’ipotesi di superare l’attuale disciplina delle supplenze brevi e saltuarie, impone la conseguenza della definizione di un organico funzionale, necessario per sostituire il personale assente e garantire il diritto alla prestazione didattica.
Lì, 27.08.2014
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani