La trattativa sindacale per il CCNL del Comparto Istruzione e Ricerca del triennio 202/2024, che interessa oltre un milione di dipendenti pubblici, è partita in ritardo e si sta svolgendo con molta lentezza e senza particolari novità, come risulta da fonti sindacali.

Questi ritardi e la ritualità delle trattative non consente al personale interessato di avere incrementi retributivi e di beneficiare di aggiornamenti su una normazione giuridica in larga misura inadeguata e non corrispondente alle realtà lavorative.

La recente decisione politica, presente nella Legge di Bilancio 2025, sullo stanziamento dei fondi per i rinnovi contrattuali dei trienni 2025/2027 e 2028/2030, apre la possibilità di recuperare ritardi consolidati e tutti in danno dei pubblici dipendenti.

Allo stato degli atti questa possibilità non viene colta e si perpetua una procedura che manterrà una ingiustificata e ingiustificabile situazione di ritardi. Sul tema FP CIDA, con specifico documento dell’8 aprile u.s., ha avanzato la proposta di riunire in unica sessione i CCNL relativi ai trienni 2022/2024 e 2025/2027; un documento che l’Anquap sostiene e condivide e rispetto al quale propone di definire in tempi brevi, in unica sessione, almeno la parte relativa ai trattamenti economici. In questo modo il personale interessato avrebbe in tempi ragionevolmente brevi almeno gli incrementi retributivi.

L’anticipazione di un CCNL solo sul trattamento economico, rispetto alla parte normativa, ha un precedente importante nel Comparto Istruzione e Ricerca con riferimento alla contrattazione del triennio 2019/2021 sottoscritta dall’ARAN e dai sindacati il 6/12/2022.

Lì, 08.05.2025

IL PRESIDENTE

Giorgio Germani