1. Premessa
Il report ANP consegnato al Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara il 21/5/2025 si propone di fotografare il malessere organizzativo e relazionale che investe la dirigenza scolastica italiana. Sulla base di un doppio percorso di consultazione (focus group e questionari), l’Associazione Nazionale Presidi propone un nuovo modello di governance per ridare centralità al DS come guida educativa e formativa. Tuttavia, l’analisi dettagliata del report evidenzia una rappresentazione incompleta, parzialmente distorta e fortemente gerarchica del sistema scolastico. In questa rappresentazione la figura del DSGA viene sistematicamente marginalizzata o descritta come problematica. Nella realtà di tutte le scuole sono i Direttori SGA – insieme agli Assistenti Amministrativi – che gestiscono l’attività amministrativa progressivamente aumentata per quantità e complessità.
2. Il DSGA nel report ANP: assente dal futuro, presente solo come criticità
2.1 Il DSGA non è incluso nel middle management
· Il “middle management” è invocato come panacea dei problemi scolastici, ma non vi è alcuna inclusione del DSGA tra i soggetti potenzialmente deputati a ricoprirne il ruolo, sul versante organizzativo e amministrativo, l’unico che potrebbe farlo.
· La figura del DSGA è sistematicamente equiparata a quella degli assistenti amministrativi, negandone la funzione direttiva e la titolarità sulla gestione contabile.
2.2 Valutazione negativa implicita
· Il report esprime frustrazione dei DS per non poter “scegliere” o “valutare” i DSGA, configurando un modello relazionale aziendalistico e verticistico.
· Si presenta il DSGA come elemento che complica la gestione, mai come leva strategica e indispensabile per il funzionamento delle scuole.
3. Dalla marginalizzazione alla co-leadership: sono maturi i tempi della doppia dirigenza
Nel corso degli ultimi mesi è emersa, anche a livello pubblico e ministeriale, una crescente attenzione verso il malessere organizzativo che attraversa le istituzioni scolastiche, in particolare per quanto riguarda la dirigenza scolastica e la direzione amministrativa. In tale direzione si colloca il recente report che l’ANP ha presentato nel corrente mese di maggio e che fa seguito al rapporto Anquap sui DSGA dello scorso mese di aprile.
Eppure, una lettura attenta e approfondita del documento mette in evidenza una rappresentazione parzialmente distorta e fortemente sbilanciata del sistema scolastico, in cui la figura del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) appare sistematicamente marginalizzata, quando non addirittura descritta come un ostacolo organizzativo.
Nel report ANP, il DSGA è assente dalla visione futura del middle management, negandone in pratica il ruolo direttivo, la titolarità gestionale e la funzione contabile assegnata da leggi e regolamenti. Inoltre, si evidenzia una certa frustrazione dei DS per l’impossibilità di “scegliere o valutare i DSGA e gli assistenti amministrativi”, elemento che traspare come una visione gerarchica e verticistica della scuola, lontana dai principi di autonomia, cooperazione e corresponsabilità che dovrebbero caratterizzarne il governo.
A fronte di questa impostazione, l’ANQUAP propone una soluzione strutturale, interna e sostenibile: l’introduzione di un modello di doppia dirigenza scolastica, fondato sul riconoscimento legislativo e contrattuale di due linee dirigenziali autonome e paritetiche, già operative di fatto all’interno delle scuole:
Dirigenza Didattica (DS)
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Dirigenza Amministrativa (DSGA)
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Guida educativa e formativa
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Gestione contabile (finanziaria, patrimoniale e negoziale)
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Coordinamento PTOF e organi collegiali
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Gestione e controllo dei provvedimenti amministrativi
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Leadership sul personale docente
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Leadership sul personale ATA
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Rappresentanza pedagogica
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Rappresentanza gestionale dell’Ente-scuola
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Questo modello di CO-DIRIGENZA:
· rafforza la governance scolastica, dando attuazione al principio costituzionale di buon andamento e differenziazione delle funzioni pubbliche (art. 97 Cost.);
· supera i conflitti funzionali descritti nel report ANP, garantendo chiarezza di ruoli e responsabilità;
· riconosce il DSGA come figura dirigenziale autonoma, dotata di competenze gestionali specialistiche e titolarità funzionale;
· contribuisce a migliorare efficienza, trasparenza e benessere organizzativo, riducendo le tensioni relazionali e promuovendo una cultura della responsabilità condivisa.
· Consentirebbe di realizzare la richiesta/proposta di ANP: “un ripensamento organico del modello di governance scolastica per restituire alla dirigenza la sua vocazione essenziale: guidare efficacemente i modelli formativi ed educativi”.
Questa proposta non nasce nel vuoto. È già presente nella letteratura tecnico-scientifica: Massimo Cerulo, nel suo studio per la Fondazione Agnelli (“Gli equilibristi”, 2015), evidenziava come il DSGA “diriga già nei fatti” l’area amministrativa e proponeva esplicitamente la creazione di una carriera dirigenziale dedicata. Allo stesso modo, il Prof. Sabino Cassese – nella relazione alla Conferenza Nazionale sulla scuola (gennaio/febbraio 1990) - ha sostenuto la necessità di un modello duale di governance, con una dirigenza gestionale separata per l’area amministrativa e contabile.
In termini comparativi, la proposta ANQUAP appare solida, equa e realistica:
Proposta ANP
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Proposta ANQUAP
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Middle management indefinito, centrato sul docente
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Middle management amministrativo guidato dal DSGA dirigente
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Centralità esclusiva del DS
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Co-dirigenza con responsabilità separate ma integrate
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Nessuna valorizzazione del DSGA
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Riconoscimento del DSGA come figura dirigenziale autonoma
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Soluzioni esterne (coaching, consulenze)
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Soluzione interna, strutturale, sostenibile
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Modello gerarchico e accentrato
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Modello paritario, integrato e cooperativo
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In conclusione, l’ANQUAP ritiene che la riforma della governance scolastica debba fondarsi su una visione inclusiva e moderna, capace di valorizzare tutte le professionalità apicali del sistema. La doppia dirigenza scolastica rappresenta una risposta organica alle sfide organizzative attuali, garantendo equilibrio istituzionale, chiarezza funzionale e qualità gestionale.
Il benessere e la qualità del lavoro dei Dirigenti Scolastici non si tutelano escludendo o marginalizzando i DSGA ma riconoscendo il loro contributo strategico alla guida dell’istituzione scolastica; riconoscendo, altresì, il ruolo fondamentale dei docenti e quello di tutti gli attori dei servizi amministrativi, tecnici e ausiliari.
Lì, 29.05.2025
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani