Roma, 18 giugno 2025. CIDA, la Confederazione rappresentativa dei Dirigenti e delle Alte Professionalità di tutti i settori produttivi, non ha sottoscritto il nuovo Contratto Collettivo Nazionale Quadro (CCNQ) 2025-2027 per le aree e i comparti del pubblico impiego, siglato ieri presso l’ARAN.
Una scelta coerente con quanto già avvenuto nelle tornate contrattuali 2019/2021 e 2022/2024: anche in questa occasione, infatti, è stata respinta la proposta avanzata dalla Confederazione, in stretto raccordo con FPCIDA - Federazione della Funzione Pubblica, per garantire un riconoscimento distinto alle elevate professionalità presenti nella Pubblica Amministrazione.
Questa volta, per favorire un’intesa, CIDA aveva proposto una formulazione di mediazione: pur mantenendo le elevate professionalità nel comparto, si chiedeva che il CCNQ ne riconoscesse la specificità attraverso la seguente formulazione: “Nel comparto Istruzione e Ricerca una distinta disciplina deve riguardare: i DSGA e i Docenti collaboratori dei dirigenti nelle istituzioni scolastiche ed educative; le elevate professionalità nelle università; i ricercatori e tecnologi nelle istituzioni ed enti di ricerca; i Direttori amministrativi e i Direttori di ragioneria nelle accademie e nei conservatori (ex EP2 ed EP1).”
La proposta è stata respinta, e CIDA – rappresentata da Guido Quici (Vicepresidente CIDA) e Giorgio Germani (Vicepresidente FPCIDA) – ha deciso di non firmare il CCNQ.
“È evidente che, ancora una volta, chi parla di meritocrazia nei convegni poi la smentisce al tavolo delle decisioni” ha affermato Giorgio Germani anche a nome della Confederazione “Riconoscere un’area autonoma alle elevate professionalità significa valorizzare le competenze, le responsabilità e le specificità che ogni giorno fanno funzionare pezzi importanti della nostra amministrazione pubblica.”
Per CIDA e FPCIDA è una questione di coerenza e giustizia, nel segno di una vera valorizzazione del merito. “Come per la battaglia in difesa del ceto medio, continuiamo a rappresentare con serietà e determinazione chi vuole una Pubblica Amministrazione più competente, più giusta e capace di affrontare le sfide del futuro”.
CIDA è la Confederazione sindacale che rappresenta unitariamente a livello istituzionale dirigenti, quadri e alte professionalità del pubblico e del privato. Le Federazioni aderenti a CIDA sono: Federmanager (industria), Manageritalia (commercio e terziario), FP-CIDA (funzione pubblica), CIMO-FESMED (medici SSN), Sindirettivo Banca Centrale (dirigenza Banca d’Italia e Ivass), FIDIA (assicurazioni), FENDA (agricoltura e ambiente), Federazione 3° Settore (Sanità religiosa), SAUR (Università e ricerca), Sindirettivo Consob (dirigenza Consob).