Il Regolamento (UE) 2024/1689, noto come AI Act, rappresenta il primo quadro normativo organico a livello globale volto a disciplinare l’utilizzo dei sistemi di Intelligenza Artificiale (IA). Approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio il 13 giugno 2024 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 12 luglio 2024, il regolamento si propone di promuovere uno sviluppo dell’IA che sia sicuro, trasparente, rispettoso dei diritti fondamentali e coerente con i valori dell’Unione.
In questo scenario, le scuole sono direttamente interessate dal Regolamento, in quanto enti pubblici che utilizzano strumenti digitali nei processi didattici, amministrativi e di gestione dei dati. Le principali implicazioni operative possono essere così sintetizzate:
- mappatura e valutazione dei software in uso, con particolare attenzione a quelli che integrano funzioni di IA, come i sistemi di videosorveglianza, gli strumenti di monitoraggio del rendimento scolastico, le piattaforme per la gestione dei dati o per l’apprendimento personalizzato;
- obbligo di vigilanza contrattuale nei confronti dei fornitori esterni, con richiesta di dichiarazioni di trasparenza e conformità normativa;
- adozione di misure organizzative e tecniche per garantire un uso etico dell’IA, evitando pratiche discriminatorie o lesive dei diritti degli studenti, in particolare dei minori;
- pianificazione di percorsi formativi e di aggiornamento professionale per il personale scolastico, finalizzati a promuovere la consapevolezza e l’uso responsabile delle tecnologie basate sull’intelligenza artificiale.

IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
La valutazione in corso riguarda l'applicabilità del nuovo Regolamento europeo alle istituzioni scolastiche, nonché gli eventuali obblighi di conformità che ne potrebbero derivare per il nostro Istituto. Il Regolamento introduce una classificazione dei sistemi di intelligenza artificiale basata su diversi livelli di rischio:
- Rischio inaccettabile (vietati)
- Alto rischio (soggetti a obblighi stringenti)
- Rischio limitato (obblighi di trasparenza)
- Rischio minimo (nessun obbligo specifico)
Il Regolamento considera ad alto rischio i sistemi che:
· influenzano l’accesso all’istruzione (es. IA usata per ammettere o selezionare gli studenti);
· valutano le prestazioni (es. software di correzione automatica, tutor intelligenti, piattaforme predittive);
· sono usati per monitorare comportamenti o discipline scolastiche.
Se la scuola utilizza sistemi di questo tipo, è tenuta a rispettare specifici obblighi (trasparenza, documentazione, gestione del rischio, supervisione umana).
VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE DELL'ISTITUTO
La ricognizione della situazione attuale dell'Istituto richiede un'analisi sistematica di tutti i software e le piattaforme attualmente in uso per identificare eventuali componenti di intelligenza artificiale integrate. Sulla base della ricognizione effettuata, si evidenzia la necessità di procedere con:
1. Mappatura dei sistemi in uso: verifica sistematica di tutti i software utilizzati dall'Istituto per identificare eventuali componenti di intelligenza artificiale integrate, con particolare riferimento a:
· piattaforme per la gestione dei Bisogni Educativi Speciali
· registri elettronici con funzionalità avanzate
· sistemi di orientamento scolastico
· software di supporto alla didattica
2. Richiesta di conformità ai fornitori: per tutti i sistemi che incorporano tecnologie IA, è necessario richiedere ai fornitori dichiarazioni di conformità al Regolamento UE 2024/1689 (ALLEGATO1)
3. Aggiornamento documentale: qualora emerga l'utilizzo di sistemi IA, sarà necessario:
· aggiornare il registro dei trattamenti
· predisporre informative specifiche per studenti, famiglie e personale
· valutare l'opportunità di una Data Protection Impact Assessment (DPIA)
Per tutti i sistemi che integrano tecnologie di intelligenza artificiale, sarà necessario richiedere ai fornitori apposite dichiarazioni di conformità al Regolamento UE 2024/1689, al fine di garantire che le soluzioni adottate dall’Istituto siano in linea con i requisiti previsti dalla normativa europea.
Qualora venga accertato l’impiego di sistemi riconducibili all’intelligenza artificiale, l’Istituto dovrà aggiornare il registro dei trattamenti, predisporre informative specifiche rivolte a studenti, famiglie e personale, e valutare l’opportunità di effettuare una valutazione d’impatto sulla protezione dei dati (DPIA) per quei sistemi che presentano un rischio elevato per i diritti e le libertà degli interessati.
STRATEGIE DI IMPLEMENTAZIONE E TEMPISTICHE
In vista della piena entrata in vigore degli obblighi previsti dal Regolamento il 2 agosto 2026, si rende necessario avviare quanto prima un processo strutturato di adeguamento. Un primo passo fondamentale consiste nella costituzione di un gruppo di lavoro interdisciplinare, incaricato di effettuare una mappatura accurata e sistematica di tutti i sistemi attualmente in uso presso l’Istituto. Tale gruppo dovrà inoltre coordinare il confronto con i fornitori per verificare la conformità delle soluzioni adottate e pianificare attività formative mirate, al fine di fornire al personale le competenze necessarie per un utilizzo consapevole, responsabile e trasparente delle tecnologie di intelligenza artificiale.
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
Il Regolamento UE 2024/1689 sull’intelligenza artificiale segna un'importante evoluzione del quadro normativo europeo. Pur non coinvolgendo automaticamente tutte le istituzioni scolastiche, impone alla scuola un'attenta e proattiva attività di valutazione. L’approccio basato sul rischio adottato dal Regolamento permette di modulare gli obblighi in funzione dell’effettivo impiego di tecnologie di intelligenza artificiale, ma richiede, al tempo stesso, una conoscenza approfondita dei sistemi utilizzati e delle loro specifiche tecniche.
L’adozione tempestiva delle misure di adeguamento illustrate non solo assicurerà la piena conformità al nuovo quadro normativo, ma contribuirà anche a garantire la tutela dei diritti di studenti e personale, in coerenza con i principi di trasparenza, responsabilità e accountability che guidano l’azione della pubblica amministrazione. Le istituzioni scolastiche, infatti, non rientrano automaticamente nell’ambito di applicazione dell’AI Act per la sola natura del loro ruolo. Tuttavia, qualora impieghino sistemi di intelligenza artificiale a supporto della didattica, della gestione amministrativa o dei processi valutativi, il Regolamento diventa pienamente applicabile.
Entro il 2 agosto 2025, è opportuno:
1. avviare un check di conformità AI con i fornitori;
2. aggiornare registro dei trattamenti e informative se l’IA è effettivamente utilizzata;
3. formare il personale sul uso consapevole e trasparente dell’IA
L'investimento in formazione e procedure di controllo rappresenta inoltre un'opportunità per sviluppare una cultura organizzativa consapevole e responsabile nell'utilizzo delle tecnologie emergenti.
Buon lavoro.
Mario Grimaldi
Oggetto: Richiesta di informazioni in merito alla conformità ai sensi del Regolamento (UE) 2024/1689 – Intelligenza Artificiale
2. Se sì, il sistema è classificabile tra quelli a “rischio elevato” secondo l’art. 6 e l’allegato III del Regolamento (es. valutazione degli studenti, gestione delle carriere, ammissioni)?
- ¨ Sì
2.1. Il sistema è conforme agli obblighi previsti dal Regolamento (UE) 2024/1689, quali:
2.2. È disponibile una dichiarazione di conformità tecnica e funzionale rispetto agli obblighi dell’AI Act?
- Sì (allegare) / In fase di predisposizione / No
2.3. Sono previste specifiche misure di informazione agli utenti (scuola, docenti, studenti) sull’uso di IA nella piattaforma?
Ringraziando per la collaborazione, porgiamo cordiali saluti.
Cordiali saluti,