SOVRACCARICO AMMINISTRATIVO NELLE SCUOLE. SI RISCHIA IL PUNTO DI ROTTURA

DOCUMENTO
Negli ultimi anni, le istituzioni scolastiche italiane si sono trasformate – spesso loro malgrado – in centri amministrativi e burocratici sempre più complessi. Il Ministero dell’Istruzione, nel suo continuo delegare, ha progressivamente spostato compiti, responsabilità e oneri organizzativi sulle singole scuole. Un processo apparentemente giustificato dal principio di autonomia scolastica, che tuttavia, nei fatti, ha assunto i tratti di un vero e proprio scarico istituzionale.
In questa catena discendente di compiti, il passaggio successivo è quasi sempre lo stesso: i Dirigenti Scolastici, spesso isolati e oberati a loro volta, finiscono per riversare la gestione operativa e organizzativa sugli Uffici di Segreteria, con un impatto pesantissimo in particolare sui Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA).
Siamo oggi di fronte a una situazione insostenibile:
  •  I DSGA sono costretti a gestire una mole crescente di adempimenti normativi, scadenze, bandi, rendicontazioni e incombenze digitali, spesso senza personale sufficiente né strumenti adeguati.
  • Il supporto formativo e operativo da parte degli Uffici Scolastici Regionali è minimo o inesistente.
  • Il carico di lavoro supera ogni ragionevole proporzione rispetto al ruolo previsto contrattualmente, con un’asimmetria sempre più evidente tra responsabilità e riconoscimento professionale.
Questa deriva non è più sostenibile. Si è creata una vera e propria catena di deresponsabilizzazione dall’alto verso il basso, che trova il suo punto di rottura nei DSGA, sempre più soli, sotto pressione e in molti casi sull’orlo del burnout.
Non si può più accettare che l’autonomia scolastica sia utilizzata come alibi per scaricare sulle singole istituzioni, e quindi sulle persone, tutto ciò che le amministrazioni centrali non riescono a gestire o coordinare.
 
Chiediamo con forza:
  • Una chiara ridefinizione delle competenze tra Ministero, USR, scuole e figure dirigenziali e direttive.
  • Un alleggerimento degli adempimenti burocratici inutili o duplicati.
  • Il potenziamento degli organici ATA, con particolare attenzione agli assistenti amministrativi.
  • Un riconoscimento economico e professionale adeguato al ruolo dei DSGA.
  • La fine della logica dello “scaricabarile” istituzionale.

Se la scuola deve essere il cuore pulsante del Paese, allora deve essere messa nelle condizioni di funzionare. Continuare a gravare solo sull’anello più basso e fragile della catena non è solo ingiusto: è miope, pericoloso e, a lungo andare, insostenibile. 

Il tavolo tecnico costituito presso il Ministero sul piano semplificazioni può essere il luogo dove affrontare e risolvere alcune delle problematiche evidenziate. L’Anquap opererà in questa direzione con spirito costruttivo.
Lì, 25.06.2025
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani

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Categoria: Contributi professionali Data di creazione: 25/06/2025
Sottocategoria: Personale Ultima modifica: 27/06/2025 15:13:06
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