CCNL Funzioni Centrali CIDA: Un contratto in transito verso una stagione migliore
“Un contratto di passaggio a qualcosa di necessariamente migliore.” Così Roberto Caruso, Presidente di FP CIDA al tavolo ARAN, sintetizza la firma sull’ipotesi di rinnovo del contratto 2022-2024 per la dirigenza e i professionisti delle Funzioni Centrali, siglata pur con qualche lieve remora e perplessità, ma convinti comunque del buon lavoro svolto in poco più di due mesi di contrattazione.
“La nostra presenza al tavolo – spiega Di Leo Presidente CIDA FC – è stata guidata da una domanda di fondo: che senso ha contrattare a triennio scaduto, con risorse ormai già erogate in gran parte, e con margini d’azione sempre più compressi tra vincoli di legge e timori di bocciature da parte della Ragioneria Generale dello Stato? È difficile trovare un equilibrio tra le richieste legittime delle organizzazioni rappresentative e le maglie strette con cui ARAN è’ costretta ad accoglierle”.
Tuttavia, CIDA FP e FC hanno deciso di siglare l’ipotesi di CCNL FC 2022/24, per senso di responsabilità istituzionale, per far produrre fin da subito alcuni miglioramenti alle condizione di lavoro dei poco più dei 6000 dirigenti e professionisti destinatari del contratto, per poter beneficiare quanto prima degli adeguamenti contrattuali (relativi al vecchio triennio) le cui cifre di incremento medio circolano ormai da tempo in ogni dove, ma soprattutto con l’obiettivo di aprire da subito una nuova stagione contrattuale con orizzonte 2025-2027, “che non potrà più essere gestita in ritardo cronico, ma va affrontata entro pochi mesi, senza alibi.”
Passi avanti comunque in questo contratto ne sono stati fatti, anche se altri sarebbero potuti arrivare a conclusione, grazie anche ad alcune nostre proposte innovative.
Più’ nel merito anche se sinteticamente, CIDA evidenzia alcune aspetti e modifiche che rappresentano miglioramenti e novità:
Relazioni sindacali:
- Rafforzato il ruolo dell’Organismo Paritetico per l’Innovazione (OPI), con l’obbligo di convocazione almeno due volte l’anno e possibilità di convocazione anche da parte delle OOSS. Inoltre, estesa a 30 giorni la finestra temporale per lo svolgimento del confronto rispetto ai 15 iniziali.
Trattamento economico:
- Salvaguardata l’elevazione del 15% della retribuzione di risultato per strutture organizzative complesse.
- Ridotta l’entità della maggiorazione dei premi di risultato, per le performance eccellenti, a tutela dell’equità.
- Aggiornate le indennità di trasferta per i professionisti ex Epne, ferme da 25 anni, avvicinandole a quelle dei dirigenti, nonché la possibilità per i professionisti Enac di aumentare del 20% l’indennità oraria di trasferta.
- Parziale riduzione della forbice retributiva tra primo e secondo livello per i professionisti, pur restando inadeguata alla sfida dell’attrattività del ruolo professionale pubblico. Da segnale con favore che Aran si è impegnata insieme alle parti sindacali di sottoscrivere una dichiarazione congiunta diretta propria ad ottenere un atto di indirizzo del prossimo Contratto che consenta una più completa rivisitazione dell’intera struttura della retribuzione dei professionisti dell’area in esame.
Istituti giuridici
- Riconosciuta la funzione di affiancamento (mentoring) come attività valutabile ai fini della performance.
- Introdotto l’obbligo di maggiore trasparenza e di adeguata motivazione per gli incarichi dirigenziali.
Welfare:
- Sul fronte welfare è stata prevista la possibilità di erogare parte dell’incremento del fondo a finanziare il welfare.
“Con la firma odierna – conclude Caruso – apriamo formalmente la sfida per un contratto 2025-2027 all’altezza delle aspettative e delle competenze della dirigenza pubblica italiana. Non transigeremo su questo”.
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