ANALISI CONSIDERAZIONI E PROPOSTE SULLA DELIBERAZIONE DELLA CORTE DEI CONTI N. 4/2019 - RICOSTRUZIONE DELLA CARRIERA DOPO I PASSAGGI DI RUOLO

CONTRIBUTO PROFESSIONALE

Per la stesura del presente documento è stata analizzata secondo una lettura di combinato disposto quanto di seguito riportato:

  • Quadro normativo: DPR 345/83 (art. 6), DPR 399/88 (art. 4 commi 8–13).
  • Funzionamento e problemi dell’applicativo SIDI (descrizione algoritmo).
  • Sentenza / Deliberazione Corte dei Conti n. 4/2019 e ricadute pratiche (caso Bramante).
  • Procedure operative per le scuole: ordinaria e straordinaria (modifiche manuali).
  • Calcoli dettagliati: formule di temporizzazione e di valutazione dei servizi.
  • Allegati e riferimenti (nota MIUR 19187/2016, delib. Corte dei Conti 17/2015, circolare RGS n.28/2021, ordinanza Cassazione 05/05/2025).

Considerazione tecnico-giuridica

  1. Principio normativo predominante: la normativa (DPR 345/83 e DPR 399/88) e la giurisprudenza privilegiano l’interpretazione che salvaguarda il risultato complessivamente più favorevole per il dipendente, non una comparazione “di giornata”. Il documento e la Corte dei Conti hanno espresso chiaramente questo principio.
  2. SIDI è tecnicamente inadeguato: l’algoritmo attuale viola la ratio normativa perché non considera la dinamica degli scatti e il riassorbimento degli assegni; pertanto i decreti che si limitano al risultato “giornaliero” sono potenzialmente illegittimi.
  3. Rimedio pratico e obbligo amministrativo: la via più rapida e praticabile è il riconoscimento dell’opzione dell’interessato (istanza) e la possibilità di procedere con modifiche amministrative dei decreti (procedura straordinaria). Tuttavia, questo non sostituisce la necessità di modificare SIDI per evitare nuove violazioni.
  4. Recupero arretrati & prescrizione: il diritto a ottenere la valutazione dei servizi è riconosciuto anche per periodi lontani nel tempo, ma la liquidazione degli arretrati è soggetta alle regole di prescrizione (RGS circ. 28/2021) — perciò chi intende recuperare importi passati deve verificare atti interruttivi o valutare ricorsi.
  5. Rischio di contenzioso: l’interpretazione favorevole al lavoratore trova supporto nella Corte dei Conti e nella giurisprudenza; quindi le amministrazioni che non adeguano la pratica potrebbero subire pronunce negative e dover poi regolarizzare posizioni con impatto economico e reputazionale.

 

ANALISI DELLA DOCUMENTAZIONE

Il documento denuncia un errore strutturale dell’applicativo ministeriale SIDI nello scegliere tra temporizzazione e valutazione dei servizi nei decreti di ricostruzione di carriera: l’algoritmo confronta il salario di un solo giorno e finisce per favorire sistematicamente l’amministrazione, con perdite economiche (stipendio, pensione, TFR) per i lavoratori. La Corte dei Conti (delib. 4/2019) ha riconosciuto il problema e indicato come rimedio principale l’opzione diretta del dipendente per la valutazione dei servizi; resta aperta la necessità di correzioni al SIDI e azioni risarcitorie.

Analisi tecnica — che fa (e cosa sbaglia) il SIDI secondo la logica dell’algoritmo

SIDI confronta due numeri alla data del passaggio di ruolo:

  1. Primo numero = stipendio annuo lordo “ad personam” risultante dalla temporizzazione (cioè stipendio base + assegno personale riassorbibile).
  2. Secondo numero = stipendio annuo lordo calcolato con la valutazione dei servizi (anzianità complessiva), senza assegno riassorbibile.

Regola applicata dal sistema: se primo ≥ secondo, sceglie temporizzazione; altrimenti sceglie valutazione dei servizi.

questa logica secondo una valutazione tecnico-contabile non è percorribile

  • Confronto “a giorno zero”: il sistema valuta solo lo stipendio nella singola data del passaggio di ruolo. Questo ignora che l’assegno ad personam è riassorbibile e quindi il vantaggio iniziale può scomparire al primo o ai successivi scatti stipendiali. In pratica il confronto non considera l’evoluzione futura della carriera.
  • Effetto “crossover”: quasi sempre la temporizzazione dà uno stipendio iniziale più elevato per il singolo giorno (per via dell’assegno), ma la valutazione dei servizi produce un’anzianità superiore che rende la retribuzione complessiva successiva maggiore. Il SIDI però si “ferma” al risultato del confronto sul primo giorno.
  • Non considera l’anzianità nel confronto: il meccanismo ignora che la valutazione dell’anzianità condiziona tutti i futuri scatti e quindi pensione/TFR/TFS; confrontare solo stipendi giornalieri è insensato ai fini della scelta “più favorevole complessiva”.

 

Conseguenze pratiche (esempi e prevalenza)

  • Il documento segnala che il meccanismo errato determina una scelta sbagliata nel 90% dei casi (cioè quasi sempre il SIDI favorisce la temporizzazione).
  • Il documento fornisce esempi concreti: es. temporizzazione con anzianità utile giuridica 11 anni + assegno personale €200 vs valutazione servizi con 12 anni utile giuridica e 4 anni utile solo economico → la temporizzazione conviene solo se il dipendente cessa entro ~3 anni; oltre tale orizzonte conviene la valutazione dei servizi. Questo esempio illustra il problema del confronto “a un solo giorno”.

Secondo l’interpretazione normativa e giurisprudenziale ovvero DPR 345/1983 (art. 6) e DPR 399/1988 (art. 4, commi 8–13) stabiliscono i criteri alternativi (temporizzazione vs valutazione integrale dei servizi) e prescrivono che non siano cumulabili e che vada adottata la scelta più favorevole al dipendente.

 

DECISIONE DELLA CORTE DEI CONTI (DELIB. N. 4/2019)

La Corte ha esaminato il caso concreto (decreti dell’Istituto Bramante) e ha dichiarato la conformità a legge dei decreti impostati con la valutazione dei servizi adottata manualmente dal dirigente scolastico, ritenendo che la temporizzazione non debba prevalere se non è la scelta più favorevole complessivamente. Ha evidenziato inoltre che il meccanismo automatico SIDI — così come funziona — porta a risultati non conformi alla finalità normativa (scelta più favorevole).

Il documento richiama sentenze (es. Cass. sez. unite 2016 per docenti; sentenze del lavoro) che, in varie fattispecie, hanno dato centralità al principio di non discriminazione e al diritto alla ricostruzione integrale quando risulti più favorevole. Inoltre è citata una ordinanza della Corte di Cassazione del 05/05/2025 che chiarisce aspetti interpretativi (il documento la riporta tra gli allegati).

Per quanto riguarda la circolare RGS n.28/2021 che tratta i termini di prescrizione, la Corte dei Conti ha indicato che la valutazione dei servizi costituisce un diritto non soggetto a prescrizione (vale il principio che il diritto al riconoscimento non si estingue automaticamente), ma la Ragioneria Generale dello Stato, con la circolare n.28/2021, ha stabilito che gli arretrati stipendiali possono essere liquidati solo per il quinquennio antecedente all’emanazione dei decreti in assenza di atti interruttivi. Ciò comporta che, sul piano pratico, gli arretrati salariali possono essere recuperabili soltanto per gli ultimi 5 anni salvo comprovati atti interruttivi.

 

Istruttoria delle pratiche e rischi legali/amministrativi

Si prospettano le seguenti criticità:

  • Danno economico ai lavoratori: retribuzione minore nel corso della carriera, minori pensioni, minori TFR/TFS. Il documento lo definisce significativo e sistematico.
  • Rischi per l’amministrazione: se in sede di controllo la Corte dichiara non conformi i decreti SIDI (come nel caso Bramante), l’amministrazione può essere chiamata a rettificare e — potenzialmente — a rimborsare; ciò apre anche scenari di responsabilità dirigenziale/erariale se si dimostra negligenza nel controllo.
  • Problema di controllo: anche le Ragionerie Territoriali non avevano rilevato il problema oppure si sono limitate a “vistare” i decreti conformi all’applicativo; il documento denuncia questa precarietà dei controlli.

 

Procedure operative tratte dal documento (cosa fare subito)

  1. Verificare il decreto SIDI relativo al passaggio di ruolo e prendere copia.
  2. Valutare (anche con il supporto di sindacato o consulente) se, sulla base dei calcoli (temporizzazione vs valutazione servizi) la valutazione è complessivamente più favorevole. Il documento fornisce formule e un esempio concreto per orientarsi.
  3. Presentare istanza formale al dirigente scolastico per la ricostruzione tramite valutazione dei servizi (modello allegato al documento). Il documento segnala che la Corte considera tale diritto non soggetto a prescrizione.
  4. Se si vogliono recuperare arretrati oltre il quinquennio, documentare eventuali atti interruttivi o procedere tramite vie legali (vedi punto successivo).

 

Per il dirigente scolastico / segreteria (procedura straordinaria)

Il documento fornisce una procedura operativa per annullare il decreto con temporizzazione e rieditarlo con valutazione servizi (annullo, nuova premessa che cita l’istanza, sostituzione specifica di testi, aggiornamento delle righe di anzianità e delle retribuzioni nel PDF, reinserimento in SIDI con variazione stato giuridico e calcolo progressione). Le istruzioni sono tecniche e passo-passo.

 Raccomandazioni operative (breve piano d’azione)

A — Immediato (per singoli lavoratori)

  • Presentare istanza formale al Dirigente richiedendo la valutazione dei servizi (modello allegato). Conservare ricevuta/protocollazione, utile a interrompere la prescrizione.

B — A livello di istituto (per Dirigenti Scolastici)

  • Avviare una ricognizione dei decreti di passaggio di ruolo degli ultimi 10–20 anni per individuare casi potenzialmente penalizzati.
  • Informare i dipendenti con una comunicazione.

C — A livello ministeriale / sistemico

  • Aggiornare SIDI: inserire nella schermata di elaborazione del decreto la domanda “È stata presentata dal dipendente l’opzione per la valutazione dei servizi? (Sì/No)” come suggerito nel documento, oppure (meglio) modificare l’algoritmo di confronto. Questa è la soluzione minima e richiesta dal documento.

 

Possibili soluzioni software (proposte tecniche concrete)

Il documento propone e io riepilogo soluzioni pratiche, ordinate per efficacia e implementabilità:

  1. Campo esplicito di opzione: aggiungere domanda Sì/No e campo data istanza nel flusso SIDI
  2. Confronto esteso su orizzonte temporale: anziché confrontare lo stipendio di un solo giorno, confrontare la retribuzione cumulata su un periodo (es. 1–3 anni) o il valore attuale dei flussi stipendiali fino a un orizzonte ragionevole; incorpora il riassorbimento dell’assegno.
  3. Confronto per anzianità: simulare gli scatti e verificare quale opzione produce maggior retribuzione cumulata fino a una data ipotetica (es. pensionamento o 10 anni.

 

Lì, 30.09.2025

IL VICE-PRESIDENTE VICARIO

Sabato Simonetti


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Categoria: Uffici ANQUAP Data di creazione: 30/09/2025
Sottocategoria: Personale Ultima modifica: 30/09/2025
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