Roma, 11 novembre 2024 – I Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) delle scuole italiane hanno proclamato uno sciopero nazionale per l'11 novembre 2024. Lo sciopero, organizzato dall’Anquap al quale hanno dichiarato la propria adesione anche le Associazioni “Movimento nazionale dei DSGA”, “AIDA” e il gruppo facebook “Noi…DSGA”, è una risposta alla situazione lavorativa sempre più insostenibile e burocratica che i DSGA affrontano quotidianamente nelle scuole di tutto il Paese. Alla protesta si aggiunge anche la sospensione delle prestazioni eccedenti l'orario d'obbligo dal 12 al 30 novembre 2024.
Dopo numerosi tentativi di confronto infruttuosi con il Ministero dell’Istruzione e del Merito e con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, culminati in un verbale di mancato accordo il 30 settembre 2024, i DSGA si vedono costretti a questa azione di protesta per rivendicare diritti e condizioni di lavoro adeguate.
Le richieste dei DSGA: Riconoscimento giuridico e miglioramento delle condizioni lavorative
Lo sciopero è una denuncia forte e chiara contro le condizioni di lavoro ormai insostenibili. Le segreterie scolastiche, sempre più grandi e complesse, sono al collasso. A queste difficoltà si aggiunge il carico burocratico derivante dai numerosi progetti legati al PNRR, PON e PN, senza alcun adeguato supporto dall'amministrazione centrale.
“Il recente Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto Istruzione e Ricerca del 18 gennaio 2024 ha comportato una regressione inaccettabile per la nostra categoria”, affermano i rappresentanti dei DSGA. Tra le principali critiche, la riduzione del profilo professionale, l’introduzione di incarichi triennali e l'aumento insignificante dell'indennità di direzione, ritenuta del tutto insufficiente rispetto alle responsabilità crescenti.
Riconoscimento economico e richieste urgenti
I DSGA sottolineano come il CCNI sui fondi per il miglioramento dell'offerta formativa, firmato il 26 settembre 2024, preveda incrementi del tutto irrisori: appena 4,5 euro di aumento dell’elemento di complessità e un 10% per gli altri elementi, percentuali che non rispecchiano l'enorme mole di lavoro e responsabilità che i DSGA affrontano quotidianamente.
“È incomprensibile come, dopo oltre 16 anni, la nostra figura non riceva un riconoscimento economico adeguato. Il risparmio generato dalla riduzione di 627 unità nel triennio 2024-2027, per un totale di oltre 25 milioni di euro, dovrebbe essere destinato a migliorare le nostre condizioni”, denunciano i DSGA.
Proposte di riforma
I Direttori SGA avanzano una serie di proposte concrete per affrontare la crisi che colpisce le segreterie scolastiche:
- La collocazione dei DSGA nell’area dirigenziale di Istruzione e Ricerca o una sostanziale revisione dell'ordinamento professionale per garantire adeguati riconoscimenti di stato giuridico e di trattamento economico.
- La partecipazione dei DSGA ai concorsi per Dirigente Scolastico e Dirigente Tecnico.
- L'emanazione di un bando di concorso per reclutare 1.435 nuovi Direttori SGA, per colmare le carenze croniche di personale.
- Un nuovo regolamento per ridefinire gli organici del personale ATA, nonché una nuova disciplina per il reclutamento del personale ATA.
- L’adozione di misure tecnologiche che semplifichino il lavoro amministrativo, come il sistema SIDI/INPS per la gestione delle pratiche pensionistiche, superando la complessità dell'attuale Passweb.
Un’azione di protesta per un riconoscimento doveroso
Lo sciopero e le azioni di protesta correlate sono ritenuti “di fondamentale importanza per ottenere il giusto riconoscimento di ciò che i DSGA fanno da oltre un quarto di secolo”. I Direttori SGA svolgono un ruolo apicale nelle scuole e chiedono che il loro lavoro venga adeguatamente valorizzato dal punto di vista economico e giuridico.
A questo LINK le motivazioni alla base della protesta dei Direttori SGA.
lì, 11/11/2024
Il Presidente ANQUAP
Germani Giorgio